Dall'1 al 3 dicembre si è svolto nella città di Pavia un incontro tra l'Assistente generale per l'Europa meridionale, P Javier Pérez Barba, e i Provinciali delle circoscrizioni che partecipano al noviziato comune Stefano Bellesini
P. Domingo Amigo della Provincia di Sahagún, P. Leslie Gatt della Provincia di Malta e P. Giustino Casciano della Provincia d'Italia che, a causa di temporanei problemi di salute, ha potuto partecipare solo in videoconferenza.
L'incontro si è svolto nel convento di S. Pietro in Ciel d'Oro, sede della comunità del noviziato, nella cui basilica sono custodite le reliquie di Nostro Padre S. Agostino.
Dopo un primo incontro con l'équipe formativa, composta da p. Antonio Baldoni, priore, p. Enrique Martín, maestro dei novizi, e p. Milan Hermanosky, vice-maestro ed economo, in cui si è discusso dell'andamento del noviziato durante l'anno accademico in corso, i provinciali e gli assistenti si sono incontrati per discutere del futuro del noviziato e della possibilità di estendere la collaborazione già esistente nel campo della formazione iniziale.
Come ha appreso l'Ufficio comunicazioni della Curia generale, i colloqui proseguiranno nell'incontro che si terrà in Spagna nel marzo 2023.
Un incontro diretto con l'ospitalità e la bellezza di Pavia
I partecipanti all'incontro hanno avuto l'opportunità di condividere la vita ordinaria e l'ospitalità della comunità pavese, partecipando con essa alla preghiera, alla liturgia e alla fraternità, oltre a conoscere meglio e a vivere con i tre novizi che attualmente si trovano a Pavia: Salvador Nhamire dal Mozambico, Eduardo Ramirez Olid dalla Spagna e Diego Moreira Thaumaturgo dal Portogallo.
Inoltre, la comunità di Pavia ha offerto ai visitatori, tra i quali c'era anche il segretario provinciale della Provincia di Sahagún, P. Carlos Alonso, l'opportunità di visitare la bellissima Certosa di Pavia, dal comune in cui si trova. Si tratta di un bellissimo edificio rinascimentale commissionato da Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, alla fine del 1400. I monaci benedettini che oggi vi abitano utilizzano abilmente la spiegazione dell'arte che contiene per fornire una profonda catechesi a beneficio di turisti e visitatori. La giornata di pioggia alla Certosa non poteva, in ogni caso, oscurare la sua bellezza agli occhi dei fratelli che li hanno accolti per la prima volta.