I processi di beatificazione continuano nell'Ordine di Sant'Agostino in tutto il mondo
A un anno dalla chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione o dichiarazione di martirio del Servo di Dio Gaczek e di tre compagni, presunti martiri nei campi di concentramento nazisti, è stata celebrata una Messa di ringraziamento per la felice evoluzione di questo processo.
Il 14 novembre 2021 si è chiusa la fase diocesana del processo; all'epoca, data la situazione causata dalla pandemia, questa fu fatta privatamente e senza la partecipazione della popolazione.
Ora, a distanza di un anno, la messa di ringraziamento, celebrata nell'ambito della festa patronale di Santa Caterina d'Alessandria, vergine e martire - a cui è dedicata la storica e magnifica chiesa agostiniana di Cracovia - è stata presieduta da Mons. Marek Jędraszewski, arcivescovo di Cracovia. Erano presenti i membri che hanno condotto l'indagine diocesana, tra cui il postulatore generale, p. Josef Sciberras; il vice-postulatore, p. Marek Donaj; il superiore provinciale, p. Benjamin Kuzala, e altri fratelli e sorelle agostiniani, accompagnati da parrocchiani e rappresentanti del clero diocesano.
La causa di Gulielmo Gaczek e dei suoi tre fratelli in Cristo è attualmente nella tappa iniziale della fase romana, in cui verranno studiati i documenti processuali contenenti le prove del martirio dei quattro servi di Dio agostiniani.
Un incontro con il vescovo di Maiorca su Francisco Cantarellas
Passando ad altro, nelle ultime settimane la Postulazione Generale ha avuto di che lavorare in Spagna, a causa delle varie cause aperte che occupano l'Ordine, dalla fase preliminare alla conclusione diocesana.
Il Postulatore Generale, P. Josef Sciberras OSA, si è recato nella città spagnola di Maiorca per verificare l'andamento del processo di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Francisco Cantarellas Ballester OSA (1884-1968).
Si tratta di un religioso agostiniano, originario di Muro, la cui causa è stata avviata un anno fa nella diocesi delle Baleari su richiesta dell'Ordine, con una cerimonia solenne che si è svolta nella chiesa della Virgen del Socorro a Palma. Lunedì 28 novembre, il suo rettore, padre Jesús Miguel Benítez OSA, insieme a monsignor Sebastià Taltavull, vescovo titolare della diocesi isolana, ha incontrato padre Josef per discutere gli ultimi dettagli di questa tappa diocesana e i prossimi passi da compiere.
Dopo l'incontro con il vescovo Taltavull, padre Sciberras ha incontrato nella "Casa de la Iglesia" il presidente del tribunale diocesano, il sacerdote mons. Gabriel Ramis, e con la commissione storica che sta conducendo la ricerca documentaria, responsabile in ultima istanza della stesura del resoconto storico del processo.
La commissione per questa causa è composta da p. Jesús Miguel Benítez, agostiniano, dal sacerdote Pere Fiol e dal dottor José Manuel Díaz.
La valutazione preliminare di P. Félix Carmona
Durante la sua permanenza in Spagna, p. Josef Sciberras ha avuto l'opportunità di visitare il Monastero Reale di San Lorenzo de El Escorial per conoscere più da vicino la fama di santità che adorna il recentemente scomparso P. Félix Carmona OSA (+2021).
Accademico che ha svolto gran parte del suo lavoro a Palma di Maiorca e a Quito, P. Carmona è stato inviato come missionario in Ecuador, dove ha poi servito l'Ordine come Priore Provinciale, contribuendo con la sua presenza e il suo lavoro alla rivitalizzazione di questa circoscrizione.
"Ci sono elementi sufficienti per iniziare il processo di beatificazione"
L'Ufficio comunicazioni della Curia è stato informato dalla Postulazione generale che "ciò che sarà intrapreso nei prossimi mesi è un'indagine preliminare per vedere se ci sono elementi sufficienti per iniziare il processo di beatificazione". Dopo i cinque anni che devono trascorrere in questa fase, si dovrà decidere se aprire o meno la sua causa, il che dipenderà, in larga misura, dal fatto che le prove raccolte dimostrino che padre Carmona ha vissuto in modo eroico le virtù della fede, della speranza e della carità, e le altre virtù, elementi essenziali per il processo.
Per il momento, i suoi beni e la sua documentazione sono conservati e sigillati a El Escorial, dove risiedette negli ultimi anni della sua vita.
13 agostiniani tra i presunti martiri di La Alpujarra
Questa causa, con un numero di martiri ancora da decretare e di cui si prevede di conoscere il numero esatto all'inizio del 2023, risale alla metà del XVI secolo, un periodo di sconvolgimenti e instabilità sociale in alcune regioni della penisola iberica.
Durante le rivolte del 1568, un gruppo di mori bruciò vivi i membri della comunità agostiniana di Huécija, oltre a causare altri danni alla popolazione cristiana.
Per l'indagine generale di questa causa, che ha come co-protagonisti l'Ordine di Sant'Agostino e le diocesi spagnole di Granada, Guadix e Almeria, è stato nominato p. Josef Sciberras come responsabile di tutte le indagini, che inizieranno tra sei mesi. Inoltre, tra i compiti dei co-protagonisti ci sarà quello di garantire la legalità e l'onestà del processo.
La causa, che ha come riferimenti Diego Pérez de Guzmán, che fu canónico del capitolo della cattedrale di Granada, e Pedro de Villegas, priore della comunità di Huécija al tempo della persecuzione, ha già le fonti pubblicate dalle diocesi, per cui siamo ormai tra la fase preliminare e il primo passo formale per riconoscere il sacrificio martiriale di questi uomini che hanno dato la vita per Cristo e per la sua Chiesa.