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Solennità del primo santo dell'Ordine a cui si rivolgono le vittime del terremoto di Tolentino

Aggiornamento: 11 set 2023

Il 10 settembre è un giorno molto speciale per l'Ordine, la solennità di San Nicola da Tolentino, patrono della Provincia d'Italia insieme a Santa Rita da Cascia



Morto in questo giorno 718 anni fa all'età di 60 anni, questo agostiniano, elevato agli altari, è colui al quale viene affidata la guarigione dei bambini malati. È anche patrono delle anime del purgatorio. Il suo legame con Tolentino è tale che, come racconta p. Giustino, Provinciale d'Italia e Priore della basilica in cui sono custodite le sue spoglie, "da secoli in città c'è una particolare devozione alla sua figura".


Come particolarità, San Nicola da Tolentino viene celebrato e ricordato non solo nell'anniversario della sua morte, ma anche la domenica successiva, in questo caso il 17 settembre, quando si celebra la festa del Perdono di San Nicola, in cui è possibile ricevere l'indulgenza plenaria. "Questo privilegio spirituale fu concesso da Papa Bonifacio IX nel 1401 e di anno in anno questo grande dono spirituale continua ad essere sperimentato da migliaia di persone qui a Tolentino", sottolinea don Giustino.



In attesa dell'inizio dei lavori di ripristino post-terremoto nelle Marche


Sette anni fa la basilica, il chiostro, la cappella e la tomba di San Nicola sono stati gravemente danneggiati dal terremoto che ha devastato la regione. Sebbene siano ancora aperti ai pellegrini e ai visitatori grazie alle riparazioni temporanee che sono state intraprese, l'Ordine, come ci racconta don Giustino, è in attesa che il governo italiano inizi i lavori di restauro di questo complesso monumentale di grande valore religioso e artistico, tra cui gli affreschi della scuola di Giotto che decorano la cappella di San Nicola dal XIV secolo. Un insieme pittorico in cui sono narrate scene del Vangelo e della vita di San Nicola da Tolentino.


"Gli agostiniani d'Italia vivono qui da secoli, nel convento dei Soli di Tolentino, accogliendo i pellegrini, svolgendo i nostri servizi liturgici e rendendosi sempre disponibili per il sacramento della confessione e la direzione spirituale", racconta il Provinciale d'Italia per l'ufficio comunicazione della Curia.


Il convento di San Nicola è aperto anche all'accoglienza di giovani, gruppi e famiglie che vogliono vivere giornate di preghiera, spiritualità e ricerca della volontà del Signore.


"Noi agostiniani vediamo in San Nicola da Tolentino il nostro ideale di vita sacerdotale. Vita nel ministero apostolico come servizio, ma che nasce dalla consacrazione del dono di vivere con un cuore solo e un'anima sola verso Dio".


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